L’equipe medico infermieristica è composta da:
- Cardiologo Stefano Garracini
- Ecografisti
- Medico di medicina dello sport
- Infermiera e OSS.
Il punto di riferimento per la cura e la prevenzione
L’equipe medico infermieristica è composta da:
Tali servizi saranno eseguiti dal chirurgo vascolare e flebologo del team.
Questi esami saranno refertati dal medico cardiologo.
*Questi servizi saranno effettuati, su richiesta, anche a domicilio.
Un programma nutrizionale personalizzato per dimagrire senza subire il senso di fame tipico delle diete, calibrato sul singolo a cui è riservata un’area apposita (webapp), dove vengono raccolti quotidianamente i dati relativi al peso, le circonferenze oltre a glicemia e pressione ove necessario.
Il programma è volto a creare le migliori condizioni di salute, fornendo all’organismo tutti i nutrienti essenziali.
NutriEffect@ offre ai suoi utenti la possibilità di testare il programma alimentare.
Compilando un questionario gratuito, si ha la possibilità di ricevere il programma alimentare per 7 giorni di prova.
Alla fine del periodo di prova, il paziente può valutare la bontà del servizio offerto e continuare il percorso di educazione alimentare.
Non è richiesto alcun pagamento anticipato, il paziente ha totale libertà di scelta.
Il decreto legge n. 741/94 definisce la figura del fisioterapista come: “l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.”
Il fisioterapista è il professionista sanitario che si occupa di prevenire, curare, riabilitare i pazienti con problemi di tipo motorio, neurologico o viscerale che siano congeniti o acquisiti.
Il fisioterapista, dopo aver ascoltato la storia clinica del paziente e visionato eventuali referti, prende in carico il paziente con i seguenti obiettivi:
Per farlo, si serve dei seguenti mezzi:
Durante la Prima visita avviene la presa in carico del paziente da parte del fisioterapista.
Il paziente esporrà il motivo della visita, spiegando al fisioterapista che tipo di dolori o fastidi avverte, quali sono le principali limitazioni funzionali che accusa nella vita quotidiana (es: stirare, riporre i piatti nei ripiani più alti, fare attività fisica, camminare a lungo, guidare la macchina).
Il paziente porterà in prima visita la sua pregressa cartella clinica con gli esami strumentali eventualmente già eseguiti o i referti delle visite mediche precedenti e il fisioterapista condurrà un’attenta anamnesi sia generale che specifica, riguardo al problema principale che il paziente lamenta. Successivamente il fisioterapista visiterà il paziente utilizzando l’osservazione, la palpazione e dei test specifici (ortopedici o muscolari) per giungere ad una diagnosi fisioterapeutica più accurata possibile.
Il fisioterapista può inoltre consigliare al paziente di effettuare ulteriori accertamenti, che siano essi visite mediche (di base o specialistiche) o indagini strumentali, al fine di avere una diagnosi più accurata ed escludere patologie di rilevanza medica per le quali il paziente andrebbe indirizzato allo specialista di riferimento.
Infine, verrà stabilito un “protocollo” riabilitativo specifico per la condizione del paziente e le sue esigenze.
Occorre precisare, però, che il protocollo non è inteso come uno schema rigido ed immodificabile ma piuttosto come una “linea guida” elastica e funzionale, che potrà essere modificata strada facendo e di comune accordo.
La fisioterapia in ambito sportivo prende in carico l’atleta tenendo conto dei gesti tecnici relativi all’attività praticata, dei piani di allenamento e di carico e dei giorni di riposo, integrandosi così alla perfezione con il lavoro svolto dallo sportivo e dall’allenatore.
La fisioterapia è uno strumento indispensabile nelle fasi pre e post operatorie, in tutti i tipi di operazioni ortopediche (protesi, stabilizzazioni, ricostruzioni legamentose, ecc.)
La fisioterapia è un importante strumento per il trattamento delle patologie muscolo/scheletriche, che siano di tipo acuto o cronico.
Utilizzando diverse metodiche di terapia manuale, quali la massoterapia, l’allungamento, la rieducazione al movimento e la massoterapia, la fisioterapia può aiutare ad alleviare il dolore sia nella fase più acuta (lombalgie, lombosciatalgie, cervicalgie, strappi muscolari, tendiniti) che in quella cronica (artrosi, patologie reumatiche ecc).
Inoltre, una volta alleviato il dolore più acuto, il terapista lavorerà per riportare i tessuti ad uno stato di salute migliore possibile, favorendo un ripristino della funzione fisiologica del distretto coinvolto.
Infine, il compito del fisioterapista sarà quello di educare il paziente ad una serie di strategie per evitare l’insorgere di un nuovo infortunio o di una nuova fase acuta della patologia.
Il linfodrenaggio, eseguito attraverso metodiche specifiche, aiuta a trattare e risolvere tutti i problemi connessi al sistema linfatico e circolatorio: edemi, linfedemi, edema post operatorio, ristagno venoso, flebiti, ecc
Il linfodrenaggio viene eseguito con una sequenza di tecniche dolci ed indolori che aiutano il corpo a normalizzare la funzione del circolo linfatico e quindi “riassorbire” e smaltire i liquidi in eccesso accumulati su braccia o gambe a seguito di patologie, interventi o semplicemente per difficoltà circolatorie.
Questa tecnica, che come già detto è indolore, permette di ridurre notevolmente la quantità di edema presente, quindi eliminare la sensazione di pesantezza e accelerare i processi di riparazione del corpo.
La rieducazione posturale è una metodologia che ha come obiettivo quello di riprogrammare l’assetto posturale della persona.
Viene eseguita in modo individuale e personalizzato sia per adulti che per bambini e ha lo scopo di “rieducare” il corpo in modo globale, attraverso l’utilizzo di posture in allungamento e di esercizi eseguiti dal paziente, al fine di correggere i dismorfismi.
Allungando le catene muscolari accorciate e potenziando quelle troppo deboli, infatti, si andrà a lavorare sulle diverse zone del corpo in modo specifico, ma unitario.
Si potrà cosi andare a lavorare sulle scoliosi, sui mal di schiena, sui piedi piatti o sulle ginocchia vare o valghe, ma soprattutto si potrà andare a recuperare un equilibrio del corpo tra le sue varie parti e quindi una maggiore funzionalità dello stesso.
“Il miglior rimedio all’osteoporosi è la pratica costante di esercizio fisico”.
La fisioterapia è un’alleata preziosa dei meno giovani: attraverso l’educazione all’esercizio fisico e all’ottimizzazione dei movimenti quotidiani (come sedersi e rialzarsi, sollevare pesi, deambulare).
Inoltre il fisioterapista è un aiuto importante per supportare la famiglia nella scelta di eventuali dispositivi ausiliari (bastone, girello, carrello, carrozzina) in base alle esigenze del paziente e alle sue reali abilità residue.
Infine, il fisioterapista può alleviare i dolori artrosici e reumatici con l’uso della terapia manuale, riducendo così il numero di farmaci antinfiammatori assunti dal paziente.
Questo servizio è disponibile anche a domicilio.
La riabilitazione neurologica è rivolta a soggetti con danno neurologico centrale o periferico, congenito (paralisi cerebrali infantili) o acquisito (ictus, Parkinson, lesioni midollari ecc).
Il fisioterapista aiuta il paziente a migliorare le proprie abilità residue, migliorando la sua autonomia nelle attività di base (camminata, scale, mantenimento della postura seduta, abilità nei cambi di posizione, lavarsi) in relazione alla gravità del danno neurologico e alle esigenze del paziente e dei suoi care-givers.
Questo servizio è disponibile anche a domicilio.
Il termine Biodinamica è stato introdotto da R. Becker per definire e descrivere una forza che produce un movimento sottile presente in tutto il corpo.
Il movimento è l’espressione della Vita (“Life is Motion” A.T. Still), convinzione che aveva già maturato Leonardo Da Vinci, che affermava “Il Moto è causa d’ogni Vita”.
Attraverso la dinamica e la cinetica del corpo vivente si esprime la vita e per mezzo della palpazione è possibile percepire tale dinamica ed entrare in contatto con le forze vitali dell’individuo.
Tramite l’esperienza palpatoria, è possibile percepire il movimento presente, ossia la capacità intrinseca di ogni struttura di esprimere vitalità.
L’osservazione multisensoriale rende possibile la percezione della dinamica vitale del paziente e crea le condizioni per far emergere il processo di guarigione. Osservare non è un mero atto funzionale, ma come sosteneva Kierkegaard , risulta essere un atto creativo (“ciò che si vede dipende da come si guarda, poiché l’osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo” S. Kierkegaard),
La salute è direttamente correlata con il movimento presente del paziente, movimento intrinseco dell’essere biologico, alla base della salute, possiamo definirlo un “movimento ordinatore “ che ritroviamo a livello embriologico.
L’azione del trattamento osteopatico in biodinamica, agisce sul Sistema Nervo Autonomo, creando un equilibrio in cui viene esaltata e sostenuta la capacità intrinseca dell’organismo di auto correggersi, generando processi di auto guarigione.
L’atto dell’Osservazione sensoriale, diviene un mezzo per “cercare la salute” nel paziente.
La mano dell’osteopata, educata ad un apprendimento lento e preciso, permette di entrare in ascolto con i tessuti e di sentire le modificazioni delle strutture.
Il trattamento osteopatico neonatale è una terapia che per mezzo del “tocco” manuale delicato stimola le funzioni del sistema nervoso autonomo con conseguente beneficio generale, guidando in modo adeguato il processo di crescita.
Dall’anamnesi patogenetica, l’osteopata ripercorre i mesi di gestazione, riservando particolare attenzione alla fase del parto che, molto spesso, attraverso una serie di azioni meccaniche, potrebbe indurre modificazioni morfologiche delle strutture muscolo-scheletriche, con conseguenti ripercussioni sulla salute del neonato.
L’osteopatia neonatologica e pediatrica è un atto di prevenzione adeguato per il bambino nel periodo neonatale ed evolutivo, in presenza o meno di condizioni patologiche.
Questa terapia aiuta il bambino a superare i traumi che possono essere incorsi durante il periodo della vita intrauterina, durante il parto e nella vita extrauterina, preparandolo a supportare le diverse fasi della crescita e dello sviluppo psico-motorio.
L’osteopatia inoltre è efficace nel trattamento di alcune patologie frequenti dell’età neonatale come:
e nell’età pediatrica, quali ad esempio:
L’attività di consulenza psicologica ha lo scopo di valutare e sostenere le difficoltà portate dal paziente limitatamente alle problematiche esposte. Rappresenta un sostegno utile alla gestione del disagio del qui ed ora e non al trattamento di quadri psicopatologici.
La psicoterapia individuale rappresenta un intervento riabilitativo e di cura rispetto al disagio portato dal paziente che si struttura, a seguito di una fase di assessment in un programma definito per obiettivi condivisi con il paziente.
Attraverso l’intervento psicologico vengono accolti ed esplorati i i pensieri, i vissuti, la storia, le risorse e le difficoltà della persona, con lo scopo di individuare, all’interno della sua storia personale, i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici, che possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo o della condizione di sofferenza lamentata.
La psicoterapia consente dunque di intervenire su diverse forme di sofferenza psicologica, dalle più lievi alle forme più gravi, permettendo all’individuo di raggiungere obiettivi personali e migliorare la qualità della vita. Il nostro staff è formato da psicologi psicoterapeuti che operano seguendo differenti orientamenti teorici: Cognitivo-Comportamentale, Psicodinamico Adleriano, Psicoterapia Psicoanalitica, Schema Therapy.
La valutazione psicodiagnostica è un processo strutturato di conoscenza e comprensione del paziente che consente di ottenere informazioni sul suo particolare funzionamento affettivo, relazionale e cognitivo ed eventualmente sulla natura, l’entità, e le cause della problematica presentata.
Tale processo si avvale fondamentalmente di due strumenti:
La diagnosi psicologica non si limita al riconoscimento ed alla classificazione dei sintomi o all’inquadramento di una malattia ma, tenendo conto della complessità e dell’unicità di ogni individuo, si propone di giungere ad una comprensione che passi necessariamente attraverso la condivisione emotiva e cognitiva di aspetti profondi di sé.
L’utilizzo dei test psicologici completa ed integra le informazioni raccolte durante i colloqui, permette la valutazione di funzioni o caratteristiche specifiche di personalità.
La consulenza è un colloquio attraverso il quale si possono ottenere delle prime informazioni inerenti il mondo della tossicodipendenza, delle dipendenze comportamentali e le problematiche ad esse correlate.
I colloqui hanno quindi lo scopo di fornire delle informazioni, di chiarire dei dubbi, di presentare eventualmente una prima ipotesi di trattamento da intraprendere per la persona in oggetto o di fornire un orientamento verso altri servizi del territorio a cui rivolgersi.
Le nuove scienze neurologiche propongono una teoria unitaria della dipendenza, per cui le dipendenze comportamentali e le dipendenze da sostanze sono considerate globalmente. Molti autori stanno cominciando a considerare le “dipendenze da sostanze” (ad esempio da alcol) e le “dipendenze comportamentali” (ad esempio il gioco d’azzardo patologico) come manifestazioni cliniche con diverse analogie tra loro e trattabili secondo approcci similari.
Per questo si preferisce parlare di “dipendenza patologica”. Le nuove dipendenze sono dipendenze senza sostanza (disturbi da addiction) e si riferiscono a una vasta gamma di comportamenti anomali: tra esse possiamo annoverare il gioco d’azzardo patologico, lo shopping compulsivo, la “new technologies addiction” (dipendenza da TV, internet, social network, videogiochi…), la dipendenza dal lavoro (workaholism), da sesso (sex-addiction) e dalle relazioni affettive, e alcune devianze del comportamento alimentare o dell’allenamento sportivo come la sindrome da overtraining.
Tutte le dipendenze patologiche – da sostanze o comportamentali – presentano alcuni sintomi tipici:
I sintomi sono sperimentati in prima persona dalla persona affetta da dipendenza patologica ed è difficile per una persona esterna sapere con certezza se un’altra persona sta vivendo i sintomi di dipendenza patologica.
Se vogliamo sapere se un’altra persona è affetta da dipendenza patologica ci può essere utile osservare i “segni” di dipendenza, ossia alcuni fenomeni che possono essere notati dall’esterno.
Ovviamente si rimanda a chiarimenti con personale esperto e qualificato ogni seria valutazione circa l’osservazione dei suddetti segnali.
L’attività di consulenza psicologica o counseling rivolta agli adolescenti ha lo scopo di sostenere i ragazzi nelle difficoltà emotive e comportamentali che possono incontrare, promuovendo lo sviluppo di una maggiore autoconoscenza e l’acquisizione di abilità socio emotive.
L’attenzione è rivolta alla promozione della salute e dell’autostima, all’accrescimento delle risorse già presenti nei ragazzi e alla trasmissione di abilità al fine di evitare che un momento di crisi o di stallo si trasformi in una problematica più grave.
I ragazzi hanno così la possibilità di implementare competenze personali quali, la capacità di prendere decisioni, la capacità di risolvere problemi, la comunicazione efficace, le capacità di relazioni interpersonali, l’autoconsapevolezza, l’empatia, la gestione delle emozioni e la gestione dello stress.
Questo tipo di intervento psicologico ha la caratteristica di essere di breve durata e riconosce all’adolescente un ruolo attivo, promuovendone l‘autonomia e sostenendolo nel percorso di crescita.
Il sostegno alla genitorialità è un percorso che, previa consulenza psicologica, viene consigliato sia nei casi di separazione conflittuale, che nei casi in cui la coppia genitoriale o il singolo genitore necessitino di un intervento di potenziamento e/o sostegno delle proprie risorse (affettive, relazionali, comportamentali).
Questo lavoro psicologico può rappresentare per la famiglia e/o il genitore coinvolti un momento in cui acquisire consapevolezza del cambiamento in atto nel proprio sistema familiare consentendo di evidenziare e valorizzare ciò che ls figura di accudimento può ancora dare al figlio, acquisendo maggiore consapevolezza dei vissuti e delle esigenze di quest’ultimo e predisponendosi, quindi, ad una ristrutturazione del proprio equilibrio che permetta la salvaguardia dei legami familiari.
Contattaci, il nostro team è a tua disposizione.